CONSIDERAZIONE IN BASE ALLE DOMANDE POSTE:

Oggi i giovani provocano, hanno bisogno di persone competenti, preparate.

Noi siamo in grado di testimoniare?

Come ci approcciamo?

Ci sono tante cose che ci dividono, dobbiamo forse rinunciare a qualcosa di nostro?

Per avere una relazione c’è la necessità di ridare valore al tempo, oggi c’è troppa frenesia e tempi corti.

Dobbiamo ascoltare, saper comunicare.

Loro hanno codici diversi, tra loro si capiscono.

Dobbiamo portare il dialogo sul loro terreno.

Una volta la relazione era capace di trasmettere valori. Avevamo i nonni che raccontavano le loro esperienze di vita, erono le nostre radici, mentre la nostra generazione ha poche esperienze da trasmettere e non è capace: siamo diventanti troppo individualisti e questo hanno  respirato i giovani!

Manca la comunicazione, sono cambiate le dinamiche, i rapporti, c’è più solitudine, ci sono pochi spazi autogestiti, i ragazzi sono organizzati da altri.

Dovremmo recuperare il valore della “parola”, creare punti di aggregazione, creare ambienti dove possono ritrovarsi.

Allora ritorneremo TUTTI “PERSONE”.

Cerchiamo di vedere nei giovani quello che hanno di buono: dare fiducia, trovare dei punti di confluenza così da avere una conoscenza reciproca. Bisogna avere SPERANZA e vedere il positivo, essere capaci di vivere questo tempo e cogliere il bello.

Lo scoutismo è ancora valido, fa sperimentare tanti valori.

Le esperienze che i ragazzi vivono su tanti piani danno loro senso, viene dato loro fiducia, si abituano a riflettere e a fare delle scelte,quindi essere più consapevoli di quello che fanno.