Vive e opera in Giappone la religiosa chiamata a far parte della Commissione preparatoria per l’Assemblea generale ordinaria dei vescovi che si riunirà in Vaticano nell’ottobre prossimo. Compito del gruppo di lavoro è la redazione dell’Instrumentum laboris su cui si confronteranno i Pastori della Chiesa universale. “Lavorerò con loro – spiega – ricordando che ci sono modi diversi, realtà diverse, esperienze diverse” come quelle delle donne

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Sarà la Commissione istituita lo scorso 15 marzo a preparare il documento che verrà consegnato ai vescovi per la loro Assemblea generale ordinaria del Sinodo. E sarà proprio questo documento, l’Instrumentum laboris, la base su cui partirà il discernimento dei presuli che, per decisione di Papa Francesco, in questo Sinodo si svolgerà in due tempi, la prima Assemblea nell’ottobre prossimo, la seconda nell’ottobre 2024, al termine di un lungo percorso iniziato nel 2021.

L’ascolto al centro del percorso sinodale

“Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, il tema del Sinodo su cui si sono interrogate dapprima le Chiese locali, diocesi e parrocchie, associazioni, comunità e singole persone, e successivamente le Chiese di uno stesso continente dando vita alle Assemblee di Europa, Africa, America del Nord e America del Sud, Asia, Oceania e Medioriente. Ascoltare tutti e che nessuno si senta escluso, le parole d’ordine degli innumerevoli incontri che si sono tenuti a tutti i livelli nelle due fasi. E durante l’ascolto, la raccolta delle voci e le sintesi, poi inviate alla Segreteria generale del Sinodo, di quanto via via emerso nell’ottica della “conversione” della Chiesa ad uno stile sempre più sinodale, in cui battezzati e Pastori, unico popolo di Dio, sono in cammino e in uscita verso il mondo.