Il nostro amico Giovanni, che il Signore ha chiamato a sé, è stato – nella sua vita
terrena – un vulcano, di idee, di creatività, di capacità realizzative.
Innamorato dello Scautismo, ha retto il gruppo di Scorzè in anni difficili (fine anni
‘60 primi ‘70). Ha rifondato il branco, che era stato chiuso, ha dato impulso
nuovo al reparto e al clan, assieme agli amici fidati Vittorino Pamio e Titta
Scattolin.
Affidato il Gruppo a capi emergenti, Igino, Leone, Ignazio e altri, fondava nel 1975
la comunità Masci di Scorzè, tutt’ora attiva (primo censimento 1976).
È stato per sei anni consigliere nazionale del Masci, ha ricoperto la carica di
segretario regionale per due mandati, ha curato l’organizzazione di eventi
importanti, il raduno internazionale di Montegrotto, l’assemblea nazionale del
Cavallino e quella di Brucoli, in Sicilia.
Con la Comunità Masci ha condiviso la gestione della base scout di Cornuda, per
la quale tanto lavoro è stato fatto per ristrutturarla e mantenerla efficiente.
Per la Comunità Masci, in modo condiviso, ha curato attività di crescita, in
ambito culturale e religioso.
Ha voluto bene, davvero, ai suoi parroci, offrendo collaborazione. A questo
riguardo porto i saluti di don Giorgio e don Massimo, già parroci a Scorzè,
impossibilitati ad intervenire oggi per impegni connessi al loro ministero. Porto
anche i saluti di don Francesco Marconato, già assistente nazionale dell’Agesci e
regionale del Masci, che molto ha contribuito ai progetti della Comunità Masci di
Scorzè.
Professionalmente, ha lavorato nel mondo della moda, con ruoli dirigenziali, è
stato segretario dell’IACDE, associazione internazionale di stilisti (cloth designers)
ed esecutivi. Per questa associazione ha girato il mondo, curato incontri,
organizzato sfilate in Venezia, ma non solo.
Ha fatto vita politica per il suo Comune, Scorzè, assieme ad altri amici scout che
si sono impegnati in questa alta forma di servizio. Ha sostenuto Igino nel suo
primo mandato di Sindaco.
È stato attivo nello sport, lavorando per il gruppo sportivo Libertas.
E la famiglia? Sempre con l’amata e fidata Rina al fianco, padre amorevole e
nonno amato.
Insomma, ha fatto tanto lavoro al servizio della famiglia, degli scout, dello sport e
della società civile.
Per tutto questo, spero che il Signore lo lasci lavorare anche in cielo.
Concludo con un pensiero forse irriverente: se a nostro Signore capitasse di
pensare a un convegno universale di Santi e Beati, si garantirebbe un sicuro
successo se ne affidasse a Giovanni l’organizzazione.

Toni Cecchini
Magister